Non è mio costume scrivere articoli solo perchè mi invitano a farlo tramite campagne di “pay per click” o “pay per post”. Ho sempre creduto che il mio Blog fosse un’isola felice, un posto in cui potevo rifugiarmi nei momenti liberi e condividere qualcosa di completamente mio.
Non crediate che oggi io faccia uno strappo alla regola, non vi sto distraendo dalla pillola per non farvi accorgere che è amara. Ho sempre avuto rispetto dei miei lettori, e loro l’hanno sempre avuto per me e per quello che ho scritto. Certo, i momenti in cui mi rifugiavo nell’isola della condivisione su internet si sono notevolmente ridotti, e con questi, anche i miei visitatori. Ma non è decaduta la qualità del mio Blog. I miei lettori sappiano che manterrò sempre un certo standard e una certa etica.
Veniamo al dunque. In altri momenti non avrei dato seguito a questa campagna di BuzzParadise, che mi propone di parlare di un prodotto finanziario dedicato ai mutui. In questo momento, invece, mi sento personalmente molto vicino al tema dell’acquisto della prima casa.
Non mi voglio fregiare di essere tra i bamboccioni, e non voglio prendere il consiglio (del presidente…) che mi suggerisce di sposarmi con una figlia facoltosa. Comincio a guardare al futuro imbracciando l’ascia di guerra, ma soprattutto la pala da minatore. Lavoro, guadagno, sacrificio e acquisto di una casa.
Non vi dico ancora dove/come/perchè/con chi, anche se i miei intimi già lo sanno… ma ho deciso di diventare grande e assumermi le responsabilità che mi competono. E in questo devo ringraziare chi ogni giorno mi supporta ed è abile consigliere nelle scelte.
Mi sento vicino a coloro che fanno sacrifici per dare stabilità al proprio futuro e che cercano disperatamente una soluzione sostenibile per l’acquisto della casa, ma mi sento anche molto fortunato di aver avuto accesso a particolari condizioni e mi sento particolarmente grato ai miei genitori, senza di loro non avrei mai nemmeno pensato di poter dar forma (e tetto…) al mio futuro.
BuzzParadise mi invita a parlare di un prodotto finanziario di Banca Popolare di Milano che ha lanciato sul mercato “TassoSempreBasso“, il mutuo pensato per sostenere chi sta effettuando uno dei passi più importanti della propria vita. Ecco la loro offerta… (maggiori info qui)
Il mutuo TassoSempreBasso è la nuova risposta di BPM per chi vuole pianificare il futuro con assoluta certezza.
Ma quali sono i vantaggi di questo mutuo?1. Stabilità e convenienza
TassoSempreBasso è un mutuo a tasso variabile, ancorato al tasso della Banca Centrale Europea.2. Garanzia e vantaggio competitivo
TassoSempreBasso è un mutuo che non andrà mai oltre il 5,5%, qualunque sia la durata del mutuo (10, 20, 30 anni).Le agenzie BPM ti aspettano per offrirti il tuo mutuo TassoSempreBasso e tutte le informazioni che desideri.
Con TassoSempreBasso, BPM è sempre più vicina per difendere, proteggere e aiutare chi è già nostro cliente.
E chi vuole diventarlo.
Io non mi fido molto delle offerte pubblicitarie e l’ultima cosa che voglio è fare pubblicità ingannevole o dare informazioni distorte che andrebbero a svantaggio di coloro che già si trovano in difficoltà economiche. Il mio Blog ha sempre fatto informazione consapevole e quindi ho voluto vederci chiaro chiedendo lumi ad un esperto.
“Questa tipologia di mutuo appartiene alla categoria “capped rate”. Si tratta di un particolare contratto di mutuo in cui il tasso è variabile ma solo sino ad un certo limite massimo. In sostanza, l’eventuale variazione in aumento del tasso del mutuo che può realizzarsi lungo tutta la sua durata (variazione legata al parametro d’indicizzazione individuato in contratto) non potrà spingersi oltre la soglia inizialmente prestabilita (5,5% nel caso del mutuo proposto da BPM). Tale limite consente al cliente di conoscere in anticipo l’importo massimo che la rata potrà assumere nel tempo.
La tranquillità, anche solo psicologica che tale tipo di mutuo offre al cliente è notevole ed importante, Non bisogna però sottacere che tale tranquillità ha un prezzo. Infatti, le banche applicano a questi mutui uno spread sul parametro d’indicizzazione più elevato rispetto ad un normale mutuo a tasso variabile. Ciò comporta l’effetto che, qualora i tassi di calcolo della rata permangano sotto la soglia massima individuata per lungo tempo o addirittura per tutta la durata del finanziamento, il mutuo “capped rate” sarà alla fine costato di più rispetto ad un semplice mutuo a tasso variabile. Sè vero che alla fine il mutuo “capped rate” potrebbe rivelarsi più oneroso, d’altro canto avrà dato la serenità al cliente di non doversi mai sobbarcare rate notevolmente più elevate – col grave rischio di non poterle onorare – rispetto a quelle di partenza, in caso di notevole rialzo dei tassi cui la rata è indicizzata.
Da qualche tempo le banche hanno introdotto sul mercato mutui di questa tipologia. La particolarità da segnalare del mutuo proposto da BPM rispetto agli altri “capped rate” ed ai normali variabili è che il parametro d’indicizzazione non è l’euribor come di norma accade, bensì il tasso BCE – attualmente 1% – che, maggiorato dello spread previsto (2%), porterebbe il tasso di partenza del mutuo al 3% (2,70 per i giovani under 35 in quanto lo spread in tal caso è 1.70%). Il tasso BCE, rispetto all’euribor è certamente più stabile in quanto non è direttamente determinato dal mercato, ma da manovre di politica monetaria molto meno frequenti e sicuramente più ponderate e meno “violente” rispetto alle possibili turbolenze dei mercati.
In sostanza il prodotto TASSOSEMPREBASSO è da prendere in considerazione, anche se il tetto massimo al 5,5% appare un po’ elevato se rapportato al tasso BCE che, appunto, proprio per la sua stabilità, difficilmente – almeno nel medio periodo – è destinato a superare la soglia del 3,5%. Solo in tal caso, infatti, si realizzerebbero i benefici garantiti dal tetto massimo.
A mio modo di vedere, chi oggi si appresta a stipulare un mutuo deve prendere in seria considerazione anche la stipula di un mutuo a tasso fisso approfittando della situazione favorevole di mercato (la rata è un po’ più alta rispetto a quella di partenza di un “capped rate” ed ovviamente anche di un normale variabile) effettuando però un’accurata ricerca tra quanto offerto dai diversi Istituti Bancari in quanto le differenze possono essere sostanziali tra una banca e l’altra. Per concludere, volendo dare un consiglio, bisogna orientarsi o su un “capped rate” o su un fisso, escludendo il variabile in quanto troppo rischioso sulle lunghe scadenze in una fase di tassi molto bassi come l’attuale.
Spero di aver fatto cosa gradita aprendovi un piccolo scorcio della mia vita “privata” condividendo una piccola/grande buona notizia, e fornendo un po’ di informazioni che potrebbero rivelarsi utili a chi si trova o si troverà nella mia stessa situazione.
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