Gamification e Game Based Learning: ostacoli e opportunità

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Introduzione delle dinamiche “ludiche” nel digital training

Uno dei “trend topic” del digital training è senza dubbio la “Gamification”. Si leggono spesso articoli, casi di studio, implementazioni, studi e teorie per rendere divertente l’apprendimento e per stimolare l’engagement degli utenti in formazione, soprattutto in contesti aziendali.

Quanto di quello che si legge è poi effettivamente realizzato in contesti reali? Oltre gli apici di eccellenza e le iniziative virtuose da prendere come modello, quali ostacoli si incontrano nella progettazione e nella realizzazione di questi interventi nella formazione corporate?

Il cambio di rotta che è necessario considerare prevede il passaggio da una formazione “ad una via” che presuppone la somministrazione di contenuti rivolti ad una platea target, ad una formazione “multidimensionale” che vede l’utente protagonista del suo percorso formativo, fino a renderlo quasi inconsapevole di imparare perché attratto dall’attività ludica che sta svolgendo.

Quando si raggiunge questa positiva inconsapevolezza negli utenti in formazione, i comportamenti diventano spontanei, il monitoraggio degli interventi formativi diventa più significativo e consente alla direzione HR di elevare la qualità dei risultati rispetto al mero controllo sulla fruizione o sul completamento di un singolo corso.

Lungi da me essere esaustivo con questo articolo, l’argomento necessiterebbe di approfondimenti di grande portata, perché le variabili in gioco sono molteplici e spesso difficilmente individuabili. L’intenzione è quella di fornire una breve panoramica sull’argomento e stimolare riflessioni e la condivisione di esperienze.

Gamification o Game Based Learning?

Durante la mia attività di consulenza, quando qualcuno mi parla dell’adozione della “Gamification” nel training aziendale, ho sempre l’onere di comprendere se il mio interlocutore sappia effettivamente cos’è. Prima di tutto è necessario evidenziare un’importante differenza tra Game Based Learning (GBL) e Gamification. Tali paradigmi sono nella sostanza differenti e spesso vengono pericolosamente confusi. Enfatizzo la parola “pericolosamente” poiché l’utilizzo errato dell’uno al posto dell’altro incide notevolmente l’efficacia dell’intervento formativo. Spesso si pianifica la Gamification e si realizza un Game Based Learning, e viceversa, non ottenendo i risultati attesi.

La Gamification è l’introduzione dell’aspetto ludico in specifici processi di business, ossia l’introduzione di dinamiche competitive classiche dal gioco all’interno di un normale scenario lavorativo. Nella quotidianità delle operazioni professionali è possibile quindi introdurre un “layer” di Gamification che preveda attività competitive, contest, premi, punteggi, e assegnazione di badge. In genere, la competizione con i colleghi è progettata e realizzata nell’ottica di favorire i comportamenti virtuosi degli stessi. La competizione, infatti, genera una spirale positiva che stimola la motivazione.

Il Game Based Learning (GBL) è un oggetto didattico costruito appositamente con la specifica caratterizzazione di gioco o videogioco, solitamente concepito con una logica immersiva.

La Gamification può far uso di oggetti specificatamente prodotti in modalità GBL.

Elementi determinanti

Il fattore chiave di un intervento di Gamification è il coinvolgimento, o come si suol dire mutuando il termine dall’inglese, “l’engagement”. L’utente deve calarsi in una situazione riconoscibile rapidamente e in modo univoco. Situazioni immersive sono quelle, per esempio, che riproducono il contesto lavorativo oppure in cui ci si ritrova a risolvere problemi proposti come metafora della vita reale in cui sarà necessario attingere alle competenze trasversali del giocatore utili nel suo contesto lavorativo.

In un progetto di Gamification il discente è già presente in qualche modo all’interno dell’interfaccia, la vive, ne respira i problemi, le sfide e le possibilità di crescita. È leggermente più difficile porre focus sull’utente nel Game Based Learning dove, oltre allo sviluppo del gioco, il discente deve riconoscere l’ambiente come un ecosistema a lui familiare.

L’engagement, inteso come coinvolgimento dell’utente, è un nodo centrale nella progettazione e sviluppo di un GBL.

Sfide tecnologiche

Lo sviluppo tecnico, per quanto importante, rappresenta l’ultima fase del progetto in termini “temporali”. Relativamente più facile di altre fasi.

Aspetto tecnologico imprescindibile, oggi, è realizzare software “mobile compliant” e partire con una progettazione “mobile first”, che mette al primo posto la fruizione sui dispositivi mobili.

Le tecnologie abilitanti per la fruizione “on the go” sono oggi HTML5 e Javascript ma è necessario effettuare una accurata progettazione tenendo sempre il focus sull’esperienza dell’utente e sulla semplicità d’uso.

Asset fondamentale a cui va prestata particolare attenzione è l’efficacia visiva: i contenuti devono essere di particolare appeal grafico e immediatamente percepibili, quasi “emozionali”.

Per coniugare usabilità ed emozionalità è ovviamente necessario coinvolgere un team di lavoro variegato composto da differenti professionalità e personalità. Dai disegnatori ai grafici, dagli “autori” ai programmatori.

Sfide metodologiche

Sia nella Gamification sia nella progettazione di un oggetto di Game Based Learning, il punto di partenza è il dialogo con il cliente. È necessario definire obiettivi, strategie, metodi di comunicazione. In questo senso, la bravura del consulente è quella di proporre metafore adatte e ingaggianti o interventi mirati di “marketing della formazione”. Anche qui la sfida si gioca sulle strade tortuose e magiche della creatività.

Come funziona il processo di creazione di un progetto di Game Based Learning?

Tutto prende avvio da un briefing con il cliente, in cui vengono comunicate le esigenze in prima istanza, sia nel caso in cui si voglia realizzare un percorso didattico sia nel caso in cui l’obiettivo sia l’assessment teso alla verifica di contenuti erogati in precedenza.

Dopo avere definito un documento “brief”, si effettua un brainstorming serrato e coerente che coinvolge tutto il team di sviluppo. In questa fase saranno prodotti alcuni concept, i quali vengono successivamente presentati al cliente.

Quasi sempre uno di questi viene selezionato e approvato: a questo punto parte la sessione “produttiva”. Il cliente spesso fornisce alcuni contenuti (da raffinare e integrare nel progetto, soprattutto per quanto riguarda l’assessment o per i giochi didattici comportamentali).

Al termine di questa fase (in cui ha luogo un dialogo costante con il cliente in termini di feedback e input) viene mostrata la prima versione del progetto che viene raffinata nelle fasi successive e precedentemente alla consegna definitiva che consente nell’installazione in piattaforma LMS ed erogazione. Molto importante è la fase di somministrazione e di monitoraggio che deve essere effettuata post consegna.

Punti di attenzione e opportunità

A volte accade che i clienti non siano pronti. Questo accade per l’assenza di tecnologie adeguate, oppure per il loro uso improprio. Altre volte questo accade per dinamiche aziendali interne non intellegibili dall’esterno.

Per realizzare un efficace ed efficiente progetto di Gamification è indispensabile mettere in primo piano la progettazione e gli obiettivi e fare in modo che la tecnologia possa supportare quanto definito. Il Game Based Learning può funzionare anche in dinamiche estemporanee o per interventi “one shot”. La Gamification è strutturale nel tessuto aziendale, è qualcosa che rimane e che produce risultati nel medio periodo.

Dal punto di vista dei costi, per calcolare il vero ROI di un progetto di Digital Training è imprescindibile considerare che la Gamification costituisce un asset durevole nella cultura e nei processi dell’Azienda.

Con un po’ di coraggio e con una adeguata pianificazione è possibile davvero cambiare il modo in cui le aziende formano il proprio capitale umano. L’obiettivo ambizioso di chi come me fa consulenza in questo settore è quello di indirizzare i partner a realizzare progetti e interventi di digital training “future-proof” che possano accogliere e vincere la sfida di una formazione divertente.

Attendo le vostre considerazioni in merito all’argomento Gamification e Game Based Learning. Avete mai pensato di adottare queste soluzioni per il training aziendale? Vi siete mai confrontati con l’emozionante sfida del rendere un gioco l’apprendimento?

Per approfondire

Ecco alcuni consigli di testi per affrontare il tema della Gamification e del Game Based Learning nel Corporate training.

Attendo i vostri consigli su letture interessanti sull’argomento!

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