Open Source Open Ideas: 2007 OSS WorkShop

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Come promesso, ecco un rapido resoconto della giornata dedicata ai progetti OSS al politecnico di Bari.

Ore 9.15: Resoconto del prof. Kevin Crowston (professore alla Syracuse University School of Information Studies) sullo “state of the art” nella ricerca sul software libero e open source (FLOSS). Una relazione molto puntuale che ha toccato vari punti dello sviluppo OpenSource, e che ha introdotto la presentazione dei successivi progetti di ricerca.

Ore 9.45: Francesco (Frankie) Lovergine (Staff Researcher al CNR ISSIA), ha presentato lo sviluppo della distribuzione GNU/Linux Debian, soffermandosi sui meccanismi interni, gli strumenti e le policy che regolano la vita all’interno della comunità di sviluppo, e quegli strumenti che permettono un controllo di qualità sull’intero progetto.

Ore 10.00: Guoli Zhang (studente della School of Computing Napier University di Edimburgo), ha introdotto la sua ricerca riguardante l’adozione del software open source nelle organizzazioni no-profit, con uno sguardo verso l’implementazione delle tecnologie nelle reti di interazioni socio-culturali.

Ore 10.15: Marta Cimitile, ha presentato il suo progetto di ricerca all’università di Bari.

Ore 10.30: Filippo Lanubile (Università di Bari), ha presentato una panoramica sugli obiettivi di ricerca e sulle attività del Collaborative Development Group (CDG).

Ore 10.45: E’ finalmente arrivato il mio turno. La presentazione verteva sui temi di cui ho già parlato (qui e qui), e presto renderò disponibili le slides che ho proiettatole slides che ho proiettato, sono disponibili in formato pdf qui. Unica nota stonata, la diversa colorazione dei link nelle slide (data dalla conversione OpenOffice MSOffice), ha reso illeggibile qualche riferimento, che ho poi provveduto a specificare in seguito. L’attestato della mia partecipazione al Workshop come relatore è disponibile qui (della serie… non dico cazzate…)

Dopo il coffee break, il workshop è ripreso con la relazione di Barbara Scozzi del Politecnico di Bari.

Ore 12:00: E’ tornato a parlare il prof. Kevin Crowston illustrando la sua ricerca su FLOSS nell’università di Syracuse, facendo riferimento ai modelli di successo, all’analisi delle “team social networks”, ai meccanismi di coordinamento delle attività, e agli incontri faccia a faccia tra sviluppatori.

Ore 12.15: Yeliz Eseryel (Studente alla Syracuse University School of Information Studies), ha proseguito l’analisi, presentando modelli di pensiero condivisi (Shared Mental Models). L’obiettivo della sua ricerca è capire gli effetti della condivisione dei saperi in un team di sviluppo.Yeliz ha anche parlato della figura del leader nei gruppi di sviluppo FLOSS.

Ore 12.30: Qing Li (Studente alla Syracuse University School of Information Studies), ha analizzato l’impatto dell’auto-regolamentazione nei team di sviluppo FLOSS, analizzando le metodologie con cui i team prendono decisioni. L’analisi rivela differenze nelle pratiche decisioniste, in diversi team di sviluppo.

Ore 12.45: Luciano Schiavoni (Director Research and Innovation, Tecnopolis CSATA), ha analizzato il problema delle infrastrutture per il lancio e il management di un progetto FLOSS nelle pubbliche amministrazioni, illustrando l’attività di Tecnopolis in questo campo.

Ore 13:00: Massimiliano Gambardella (Junior Researcher Associazione Omega), ha presentato l’impatto delle tecnologie OSS nell’economia, evidenziando l’importanza delle neonate aziende che usano software Open, e che stanno modificando il mercato.

Ore 13.15: Francesco Bolici & Francesco Virili (Univeristà degli studi di Cassino), hanno presentato la loro attività di ricerca in “orglab” (www.orglab.unicas.it) evidenziando la standardizzazione nei processi di IT.

Dopo il Lunch Break si è ricominciato alle 14.15 con la presentazione di Francesca B. Cice riguardante il progetto di localizzazione di OpenOffice (PLIO) e il progetto GIMP-Italia.

Ore 14.30: Alessandro Rossi (Università di Trento), ha presentato il gruppo di ricerca ROCK (Research on Organizations, Coordination and Knowledge), illustrando le ricerche effettuate e i prossimi obiettivi.

Ore 14.45: Fulvio Frati & Alberto Colombo (Università di Milano), hanno presentato l’attività del SESAR (Software Engineering and Software Architectures Research) specializzato nella ricerca su FLOSS applicato in diversi ambiti, ad esempio nella Virtualizzazione e nell’e-learning, in aziende mature ecc…

Ore 15:00: Presentazione delle opportunità date dai Fondi Europei da: Agency for teh Promotion of European Research (APRE) e Regional Agency for Technology and Innovation (ARTI).

Alle 15.45, dopo un piccolo break si è passati alla fase denominata “Brainstorming on potential research and collaboration opportunities on FLOSS”.

Ci siamo realmente seduti attorno ad un tavolo, e guidati da Kevin Crowston e Yeliz Eseryel, abbiamo iniziato un interessante e produttivo gioco. Ogni partecipante ha di fronte un foglio bianco, e deve scrivere un idea, un progetto, un impressione scaturita dalla giornata. Effettuata questa operazione, si scambia il foglio con la persona alla propria sinistra, trovandosi così di fronte ad una nuova idea. Si può scegliere ora se continuare l’idea altrui, correggerla o impostarne una nuova. Lo scambio di fogli continua anche senza seguire un ordine di scambio prefissato. Al termine degli scambi, si passa al confronto delle idee. Chi ritiene di avere davanti a se, un idea interessante, la sottopone all’attenzione della comunità dei partecipanti per una successiva proficua discussione.

Credo che il Workshop sia stato un utile vetrina per alcuni progetti di ricerca, e abbia generato un fervido scambio di idee. Qualche punto negativo, c’è stato, e va menzionato in coerenza con lo spirito costruttivista che contraddistingue i team di sviluppo.

Il WorkShop è stato molto poco segnalato, sia nell’ambito universitario, sia nello stesso Politecnico, e completamente ignorato dagli organi di stampa e di informazione. La scarsa pubblicità gioca a sfavore di questi interessanti progetti di ricerca.

Da segnalare anche che, tutte le presentazioni, la documentazione, la proiezione, è avvenuta con strumenti e software proprietari (Power Point .ppt per le presentazioni; MSWord .doc per le comunicazioni, MSWindowsXP per la proiezione). Questo ultimo punto, fa riflettere… Parlare di FLOSS senza usarlo?!?

Attendo le vostre opinioni in merito. Spero di rimanere in contatto con i ricercatori che hanno partecipato al WorkShop e che ci siano ancora proficue iniziative di questo genere.

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