Gli strumenti per affrontare rapidamente la sfida della didattica a distanza

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Per arginare il contagio da Coronavirus il Governo italiano ha imposto misure restrittive che impattano notevolmente sulla vita quotidiana e non hanno risparmiato le scuole e la didattica. La sospensione dell’attività scolastica e universitaria ha avuto un forte impatto su studenti e docenti.

La necessità di limitare gli spostamenti ha riportato in primo piano gli strumenti IT per lavorare in Smart Working o semplicemente per comunicare a distanza. Molte organizzazioni erano già pronte ad abbracciare metodologie di lavoro agili, altre hanno dovuto correre in fretta ai ripari, a volte improvvisando soluzioni di dubbia efficacia.

La chiusura delle scuole ha sicuramente avuto un forte impatto nella didattica. I programmi scolastici e universitari dovranno essere riconsiderati alla luce dell’impossibilità di eseguire lezioni in presenza per un lasso di tempo incerto. Le scuole e le università devono saper fronteggiare un’emergenza senza precedenti in un territorio difficile anche per le scuole più virtuose e tecnologicamente più pronte.

La didattica a distanza prevede uno sforzo da parte di docenti e studenti di ogni ordine e grado. I primi chiamati a dover ripensare le proprie lezioni in maniera tale da poter essere veicolate a distanza, i secondi chiamati ad un atto di responsabilità nel non interrompere gli studi e nell’approcciarsi a nuove metodologie anche confinati nelle mura casalinghe e senza lo stretto controllo del docente.

Università e scuole hanno quindi accolto la sfida affidandosi alla tecnologia, unico mezzo in grado di raggiungere le case degli studenti in maniera capillare.

Il MIUR ha messo a disposizione una serie di risorse disponibili su questa pagina

Per aiutare scuole e università in questo arduo compito, sono scese in campo le grandi aziende del mercato digitale offrendo particolari condizioni agevolate per l’utilizzo dei servizi utili a condurre la didattica a distanza.

Cercherò di fare un elenco di strumenti utili alla didattica a distanza ai tempi del coronavirus, senza la pretesa di essere esaustivo, ma con la richiesta di completare la lista aggiungendo nei commenti gli strumenti che utilizzate.

Videoconferenza

Sicuramente quello della videoconferenza è lo strumento più appropriato nel simulare l’esperienza d’aula. Attualmente, nella didattica universitaria sto utilizzando con successo Google Meet, tuttavia le soluzioni proposte sono tutte validissime:

Cisco WebEx

L’azienda americana ha deciso di ampliare ed estendere il periodo di prova gratuita del servizio aggiungendo alla versione gratuita le seguenti features:

  • Nessun limite di tempo nelle riunioni (anziché limitarle a 40 minuti)
  • Aumento del numero di partecipanti fino a 100 (anziché 5)
  • Consente di collegarsi alle conferenze anche attraverso telefono

L’account di prova è gratuito per 90 giorni e può essere attivato tramite questo link. Cisco ha messo a disposizione una pagina informativa per gli utenti che partecipano ad una videoconferenza per la prima volta e una più tecnica per il personale IT.

Google Meet

Anche Google ha esteso le funzionalità dei suoi servizi di videoconferenza. In questo caso, fino al 1 luglio, tutte le organizzazioni che già utilizzano G Suite e G Suite for education riceveranno le funzionalità normalmente dedicate ai piani Enterprise. In particolare, sarà possibile:

  • Effettuare videoconferenze fino a 250 partecipanti
  • Streaming broadcast fino a 100.000 postazioni (all’interno dello stesso dominio)
  • Possibilità di registrare le riunioni e archiviarle su Google Drive per un successivo utilizzo

Microsoft Teams

Microsoft ha esteso a 6 mesi il periodo di prova gratuita del proprio servizio di videoconferenze “Teams”. Il prodotto è incluso nella suite Office 365 E1 ed è particolarmente integrato con i servizi Microsoft Office. La prova gratuita di Microsoft Teams si può attivare da questa pagina.

Zoom.us

Zoom è un altro servizio web di videoconferenza caratterizzato dalla buona qualità audio/video. Inoltre non è necessario registrarsi per fruire di una videoconferenza: è sufficiente che l’organizzatore invii il link e i partecipanti potranno accedere direttamente da browser web.

Zoom ha dichiarato di estendere le funzionalità della versione gratuita limitatamente alle aziende cinesi, ma ho voluto comunque inserire questo strumento per le generose funzionalità di base:

  • Fino a 100 partecipanti contemporanei
  • Videoconferenze di massimo 40 minuti (scaduti i quali è possibile crearne immediatamente una nuova)
  • Chat private e di gruppo
  • Possibilità di registrare e condividere le sessioni

È possibile effettuare la registrazione gratuita attraverso questo link.

Lavagne virtuali

Un ulteriore ostacolo che i docenti incontrano nel passaggio dall’aula reale a quella virtuale è senza dubbio la mancanza di una lavagna grazie alla quale condividere schermi, frasi e diagrammi disegnati a mano libera. Anche in questo caso ci sono strumenti tecnologici che ci vengono in soccorso e che possono essere utilizzati efficacemente durante le lezioni in videoconferenza.

Vi segnalo principalmente:

  • Openboard un software multipiattaforma (installabile su Windows Mac e Linux) che permette di simulare una LIM direttamente sul vostro PC.
  • Whiteboard di Microsoft disponibile per Windows 10 e per iOS.
  • Jamboard di Google che consente di utilizzare una lavagna virtuale direttamente su web senza necessità di installare alcun software sui vostri dispositivi.

Piattaforme di gestione d’aula e condivisione contenuti

Anche la scuola, analogamente alle aziende, necessita per la gestione della didattica a distanza di piattaforme di gestione d’aula e condivisione dei contenuti. I cosiddetti Learning Management System di cui tanto abbiamo parlato in passato nell’accezione aziendale, sono indispensabili per scuole e università che intendono garantire una esperienza online appagante ai propri studenti.

Moodle

Le scuole e le università che già posseggono una infrastruttura informatica solida e capace di ospitare applicativi, possono far riferimento alla piattaforma Open Source più utilizzata al mondo che non ha bisogno di presentazioni: Moodle.

Coloro che invece vogliono rivolgersi ad una soluzione più semplice e meno onerosa nella gestione tecnica della piattaforma possono optare per le soluzioni cloud.

Google Classrom

Grazie a Google classroom è possibile creare corsi, assegnare compiti e voti, inviare feedback e tenere tutto sotto controllo, in un’unica applicazione. Il vantaggio nell’utilizzo di classroom rispetto ad altre piattaforme sta nella completa integrazione con i servizi Google. Classroom è uno strumento gratuito per le scuole ed è incluso nel pacchetto G Suite for Education.

Edmodo

È un’altra piattaforma interessante e molto usata nelle scuole. Edmodo è in grado di offrire un ambiente sicuro e semplice da utilizzare, nel quale da un lato gli studenti (vigilati, se minori, dai genitori) e dall’altro i professori, cooperano anche al di fuori dell’ambiente scolastico. Sulla piattaforma i docenti possono condividere contenuti. Gli studenti collaborano tra di loro in piccoli gruppi-studio, interagendo online con i compagni di classe e i docenti.

Contenuti

In questo scenario di emergenza in cui si è stati privati improvvisamente della lezione in presenza, è molto difficile rispondere in tempi brevi e riprogettare i contenuti didattici ripensandoli completamente per aderire ai paradigmi della didattica a distanza. I docenti possono quindi fare riferimento a contenuti già pronti per essere erogati in forma digitale.

Molto interessante è l’iniziativa di Zanichelli che guida i docenti a strutturare lezioni idonee alla didattica a distanza e propone contenuti sui quali sviluppare una specifica lezione.

Il Ministero dell’Istruzione consiglia anche di avvalersi dei contenuti Rai pensati per la scuola e per l’educazione: https://www.raicultura.it/speciali/scuola2020/ e http://www.raiscuola.rai.it/ che contengono numerosi video realizzati per la scuola.

Anche Treccani, in accordo con il MIUR mette a disposizione gratuitamente i propri contenuti per il periodo di chiusura legato all’emergenza coronavirus.

Analogamente al mondo della scuola, anche il mondo universitario può contare su contenuti liberamente fruibili. È il caso di Eduopen che da sempre offre gratuitamente un gran numero di MOOC (Massive On line Open Course) dedicati a diverse discipline.

Anche l’università telematica Nettuno ha dichiarato di voler rendere fruibili i propri contenuti gratuitamente per il periodo dell’emergenza coronavirus.

I vostri suggerimenti

Come da premessa, questi sono solo alcuni suggerimenti per impostare la didattica online e poter fronteggiare l’emergenza dovuta alla sospensione delle attività didattiche all’interno delle scuole.

Vi invito a consigliarmi nei commenti tutti gli strumenti utili che magari già utilizzate e che non sono compresi in questa lista.

Provvederò ad aggiornare l’articolo inserendo i vostri suggerimenti.

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