Cambiare la legge sul diritto d’autore: Altroconsumo ci invita a difendere i nostri diritti

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Segnalo l’iniziativa di Altroconsumo, che ha consegnato oggi al Ministro Rutelli una petizione in cui chiede di rivedere la legge sul diritto d’autore.

La nostra petizione, con le prime 10.000 firme raccolte, è stata consegnata al ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli e al presidente della commissione Cultura della Camera Pietro Folena. Chiediamo la revisione della legge sul diritto d’autore, perché siano tutelati anche i diritti dei consumatori. Favorevole è stato anche il parere del Presidente della Commissione Cultura della Camera Pietro Folena, che ci ha scritto chiedendo di incontrarci …

In sintesi, questi sono i punti cardine della petizione:

  • Abolizione delle sanzioni penali per chi, senza scopo di lucro, scarica e condivide in Rete contenuti protetti;
  • Un mercato moderno, efficiente e concorrenziale dei contenuti digitali basato su una gestione dei diritti d’autore digitali che rispetti anche i diritti degli utenti;
  • Il divieto della coesistenza di DRM (la gestione dei diritti d’autore digitali) e dell’Equo Compenso (il sovrapprezzo applicato ai supporti come compenso agli autori per il mancato guadagno sulle copie private). Con questi sistemi il consumatore rischia di pagare più volte, oltre a non poter eseguire la copia privata e a essere limitato nella scelta della tecnologia e dei supporti informatici che preferisce.

E’ ancora possibile sottoscrivere la petizione cliccando sui banner proposti di seguito, o all’inizio dell’articolo… Difendiamo i nostri diritti!!

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1 commenti su “Cambiare la legge sul diritto d’autore: Altroconsumo ci invita a difendere i nostri diritti”

  1. Ciao Alessandro, sono Fabrizio, il “propietario” del blog in cui hai trovato l’articolo sulla siae per le web radio. La risposta alla frase in grassetto che ho scritto sul blog, l’hai proprio davanti a te.

    L’unico modo per potere trasmettere eliminando la SIAE, è quello di utilizzare musica coperta da licenze come Creative Commons.

    Molte radio si stanno muovendo in questo modo.

    Rispondi
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