Nokia N810 – Rivitalizziamo l’Internet tablet

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Oggi vi parlo di un dispositivo che, a dispetto degli anni, emana ancora un fascino particolare e che ho conservato intatto, senza nessun segno di usura: il Nokia N810 Internet tablet.

Nei momenti di pausa che mi concedo dall’alienazione da Smart Working, ho dedicato del tempo a riscoprire vecchi dispositivi tecnologici che avevo gelosamente custodito e che ancora tenevo in casa a “portata di mano”.

Dalla scatola dei ricordi sono usciti vecchi router, dispositivi sperimentali che rappresentano probabilmente gli antenati di Alexa e Google Home (chi lo riconosce nella foto? Giuro, ve ne parlerò in un prossimo post/video), vecchi cellulari GSM, ben due iphone 3Gs e un bellissimo Sony Ericsson Xperia X1 (di cui ho anche recuperato la mia vecchia recensione). Il dispositivo più interessante tra tutti è senza dubbio il Nokia N810 Internet Tablet.

Presentato nel 2007 al Web 2.0 Summit a San Francisco, è arrivato in Italia nel 2008. Anni in cui si compiva la rivoluzione tecnologica che ha segnato indelebilmente la vita di chiunque. Anni in cui l’innovazione tecnologica stava per rivoluzionare il mondo.

È stato uno dei miei regali di laurea ed è diventato il mio compagno inseparabile per il successivo anno. In quel periodo ero molto attratto da dispositivi tascabili che mi permettessero di compiere le principali operazioni del PC, e all’epoca usavo moltissimo la riga di comando.

Da sempre attratto dalla tecnologia slegata da particolari logiche del mercato, ho fortemente voluto il Nokia N810 anche perché utilizzava nativamente una particolare versione di linux derivata da Debian e ottimizzata per processori ARM: Meego (poi diventata Maemo, antesignana del moderno Tizen).

Per chi non lo conoscesse, il Nokia N810 è un internet tablet che grazie ad un sistema operativo completo e tastiera QWERTY estraibile con un solido meccanismo a slitta consente di navigare agevolmente, gestire la posta elettronica, effettuare chiamate VoIP, riprodurre contenuti multimediali ed operare come su un comune mini-notebook. Inoltre, le mappe e il navigatore satellitare GPS integrato nel dispositivo permettevano già all’epoca un’esperienza di navigazione simile all’odierno Google Maps.

Il dispositivo ha una scocca in alluminio e policarbonato, le dimensioni sono particolarmente contenute: 72 x 128 x 14 mm, per un peso complessivo di 226 grammi. Il display touchscreen resistivo (ahimè) da 4,13 pollici vanta una risoluzione di 800 x 480 pixel ed è gestibile attraverso il pennino inserito in una particolare feritoia laterale. Il processore integrato è un Texas Instruments OMAP 2420 da 400 Mhz, con 128 MB di memoria RAM e 256 MB di memoria Flash e 2GB di Storage espandibili fino a 8GB tramite MiniSD.  Batteria rimovibile agli ioni di litio da 1500 che garantiva un utilizzo di 336 ore in stand-by e 4 ore in videochiamata (utilizzo intensivo).

Audio stereo, Jack auricolare 3.5, supporto al Bluetooth 2.0, Wi-Fi IEEE 802.11. La porta Micro USB 2.0 è abilitata al protocollo OTG per il collegamento di dispositivi esterni. Non manca una camera frontale con risoluzione VGA (352×288), ridicola rispetto a quelle odierne, ma funzionale durante le videochiamate e in linea con quelle dei PC dell’epoca. Non manca un led di notifica sul bordo superiore e un braccetto estraibile dalla scocca che funge da stand e permette di mantenere il dispositivo in verticale.

Il comparto software era particolarmente completo e poteva contare sulla maggior parte delle applicazioni presenti su Linux. Il browser di default era Mozilla con Adobe Flash integrato. Funzionalità quest’ultima molto apprezzata all’epoca in cui molti siti erano sviluppati con questa tecnologia e risultavano inaccessibili dalla maggior parte dei dispositivi mobili. Strettissima l’integrazione con i servizi Google e Hangouts impostato come servizio di messaggistica/videochiamata predefinito.

In confezione, oltre al caricatore e al cavo dati micro-usb, anche una morbida custodia di pelle, uno stand per l’automobile e un pennino di ricambio.

Riportiamo in vita il Nokia N810

Dopo questo tuffo nel passato che potete completare guardando il video e apprezzando il dispositivo in funzione, (l’ho tenuto davvero maniacalmente, la batteria dura quasi quanto dichiarato!) vorrei comprendere se è possibile rivitalizzare questo dispositivo installando una versione recente e funzionante di Linux.

Ho trovato diverse guide e sperimentazioni in questo senso ma non ho ancora provato a metterle in pratica un po’ per mancanza di tempo (il lockdown per chi si occupa di formazione vuol dire raddoppio del lavoro…) un po’ perché mi sento un bel po’ arrugginito sul tema. È da molto, troppo tempo che non mi occupo di Linux embedded e mi dispiacerebbe brickare il dispositivo per cause banali.

Per rendere l’idea di ciò che è possibile fare con un Nokia N810 oggi è necessario far riferimento alla potenza di calcolo di un vecchio Pentium II (venivano venduti con windows 95/98 preinstallato per aiutarvi nella memoria). Niente di trascendentale, dunque, ma alcune applicazioni possono essere davvero interessanti.

Una delle idee che mi balzano in mente mentre vi scrivo è quella di utilizzarlo come piccolo server casalingo su cui far girare Home Assistant per la gestione dei dispositivi di domotica. Il piccolo schermo ci permetterebbe anche una gestione dell’interfaccia “touch” e magari potrebbe essere montato a muro. Solo un esempio ma le applicazioni sono davvero molteplici potendo contare su un dispositivo con un sistema operativo moderno e completamente funzionante.

I progetti che ho individuato sono essenzialmente 3, l’approccio dovrebbe essere quello dell’installazione in dual boot utilizzando una micro SD da 8GB (che sto acquistando in questo momento).

EasyDebian (probabilmente dismesso): https://wiki.maemo.org/Easy_Debian

Probabilmente è stato dimesso in quanto poggiava sui repository ufficiali Nokia che non sono più attivi. Forse è possibile recuperare il pacchetto ed effettuare manualmente l’installazione. Il principale contro è che la versione di Debian è virtualizzata all’interno del sistema principale Maemo. La versione più aggiornata è Debian 6.0 Squeeze il cui supporto (e i relativi aggiornamenti di sicurezza) sono terminati nel febbraio 2016.

Gentoo: https://github.com/slonopotamus/n8x0-overlay/wiki/main

Sono sempre stato un fan di Gentoo perché mi permetteva una ottimizzazione minuziosa consentendomi di compilare tutto quanto partendo dai sorgenti e potendo intervenire su ogni minimo parametro di configurazione. Probabilmente è una scelta “hardcore” e abbastanza dispendiosa in termini di tempo dovendo compilare tutti i pacchetti da installare.

Debian: http://natisbad.org/N810/

Probabilmente la scelta più sensata in questo momento per il Nokia N810 tenendo conto che Maemo è una distribuzione basata proprio su Debian. Il tutorial permette l’installazione di un kernel non particolarmente recente ma può rappresentare il giusto compromesso tra leggerezza e funzionalità.

Che ne pensate?

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