Il file server è ormai diventato una realtà presente in quasi tutte le aziende, sia piccole che grosse, in quanto consente a più utenti di condividere uno o più archivi. Vi sono poi altri evidenti vantaggi derivanti dall’uso di un file server al posto dell’archiviazione dei documenti sui singoli pc.
Il primo vantaggio è dato dallo spazio disco che può essere molto più esteso rispetto al semplice hard disk di un singolo pc. Inoltre risulta molto più semplice predisporre delle procedure di backup che consentono di mettere al sicuro tutti i dati da eventuali problemi all’hardware del server e che rendono l’archivio dati totalmente immune dai problemi alle singole macchine client (virus, rotture hardware, ecc.) In questo articolo vedremo come realizzare un file server utilizzando una macchina Linux con Samba. Samba è un software opensource che nasce alcuni anni fa, quando il suo creatore ha avuto la necessità di condividere dei file tra il suo pc ed una macchina linux. Siccome a quel tempo non era disponibile alcun software adatto allo scopo, decise di scriverne uno. Con il passare del tempo molti programmatori sparsi in tutto il mondo hanno contribuito alla crescita di questo pacchetto che già nella versione 2 si dimostrava due volte più veloce di Windows nell’uso come file server. A partire dalla versione 3 di Samba, sono state aggiunte molte funzionalità che hanno ulteriormente migliorato le prestazioni ed aggiunto opzioni molto utili per l’inserimento in reti miste Linux/Windows come il supporto per funzionare come client Active Directory. Per procedere all’installazione per prima cosa è necessario scaricare i sorgenti dal sito ufficiale e successivamente estrarli in una cartella a scelta.
A questo punto si può iniziare la configurazione digitando:
./configure –prefix=/usr –localstatedir=/var –with-configdir=/etc/samba –with-privatedir=/etc/samba/private –with-lockdir=/var/lock –with-piddir=/var/run –with-logfilebase=/var/log –with-smbmount –with-utmp –with-syslog
I parametri presenti in questa stringa di configurazione sono solo alcuni tra quelli disponibili; per averne un elenco completo è sufficiente digitare:
./configure -–help
Ultimata con successo la fase di configurazione si può procedere alla compilazione digitando:
make & make install
Ora si può passare alla configurazione vera e propria del server. Sebbene Samba possa funzionare come PDC (Primary Domain Controller) in questo esempio vedremo solo la configurazione come file server. Per un elenco dettagliato di tutte le funzionalità del software si rimanda alla documentazione presente sul sito ufficiale all’indirizzo: http://us4.samba.org/samba/docs/ Il file di configurazione principale è /etc/samba/smb.conf ed è suddiviso in sezioni come nell’esempio che segue:
[global]
workgroup = mio_gruppo #Nome del Dominio o del Gruppo di lavoro
netbios name = linux_server #N ome del server Samba
server string = Samba linux server #D escrizione del server
encrypt passwords = yes #Questa opzione è necessaria in quanto con Windows 98 sono state introdotte le password criptate
hosts allow = 127.0.0.1 192.168.1.0/255.255.255.0 #Questa riga è molto importante in quanto definisce quali vlassi di IP possono accedere al server samba
[homes]
comment = Home Directory
browseable = no #Le cartelle utenti devono essere visibili solo al proprietario
writeable = yes
create mask = 0740
veto files = .*/public_html/ #Consente di nascondere cartelle o file
Si può quindi concludere che Samba è un file server completo che può tranquillamente prendere il posto di server con Windows 2000 o 2003. L’unica mancanza, che dovrebbe essere colmata nelle versioni future, è la possibilità di fuzionare anche come server Active Directory.
di Mattia Milani