Oggi vi segnalo una iniziativa Vodafone che concilia interessi economici ed ecologici.
Tutti desideriamo un mondo più sano, pulito, vivibile.
Per contribuire alla tutela e al rispetto della natura e del territorio, Vodafone si è impegnata (dal 2000 in accordo con Legambiente, anticipando le direttive comunitarie e i decreti attuativi italiani) in un progetto di riuso e il riciclo dei cellulari obsoleti, delle batterie esaurite e degli accessori inutilizzati.
Il programma è aperto ai clienti di tutti gli operatori, che possono restituire cellulari di qualunque marca e tipo. Ma Vodafone Italia è l’unico operatore italiano impegnato in tal senso: negli ultimi 7 anni, nei negozi Vodafone One e nei centri di assistenza plurimarca, sono state raccolte oltre 25 tonnellate di materiali destinati al riuso e al riciclo, e 1.177.000 telefoni sono stati resi nuovamente utilizzabili o avviati al corretto smaltimento.
Grazie a ZZUBB sono venuto a conoscenza delle iniziative del Vodafone Recycling tour.
Nel mese di Novembre, Vodafone arriva con un ‘Recycling tour’ nelle piazze di alcune grandi città (tra cui Bologna, Firenze, Salerno, Bari) per premiare immediatamente chi consegna il proprio cellulare inutilizzato. Per ogni telefono consegnato si riceve una ricarica da 4 euro. Se poi si consegnano 3 telefoni si partecipa anche all’estrazione di una smart fortwo cdi, l’auto con il consumo più ridotto del mercato, 3,3 litri per 100 chilometri, e con emissioni di CO2 di soli 88 grammi per km.
Mi sembra di capire che le “ricariche premio” verranno consegnate solo nelle piazze di queste grandi città, mentre, in altre città coinvolte (tra cui Milano, Roma, Napoli, Palermo), durante il weekend si può portare il vecchio cellulare in uno dei negozi Vodafone One aderenti all’iniziativa e, per ogni telefono consegnato, si può compilare la cartolina e vincere l’ecologica smart fortwo cdi.
I telefonini e gli accessori depositati nei punti di raccolta vengono consegnati da Vodafone a Fonebak, una societa’ specializzata nel recupero e rigenerazione di telefoni cellulari che provvederà a rivitalizzarli per un eventuale riuso nei paesi in via di sviluppo, oppure, nel caso di telefonini non riutilizzabili, si procede allo smembramento e al riciclo della componentistica (ulteriori informazioni qui)
Maggiori informazioni sulla campagna qui e qui
Qui puoi scaricare: La brochure della campagna, La “Card Vodafone Recycling Tour”, e La Brochure “Cosa succede ad un telefono riciclato”.
Non posso far altro che fare i complimenti a Vodafone per questa campagna che mi sembra decisamente utile sia ai consumatori, sia all’ambiente (e sono sicuro lo sarà anche per il brand Vodafone…)
“Tutti desideriamo un mondo più sano, pulito, vivibile.”
Balle, mi spiace. Osserva la realtà da vicino. Sono solo chiacchiere, pochi si impegnano a partire dalla loro quotidianità. E’ un trend in crescita, ma basato su mode, luoghi comuni, malainformazione, su un vago sentore di emergenza. Quando poi c’è da muovere le chiappe, e assumersi le proprie resposabilità, quasi tutto tace. Usare bici o trasporto pubblico. Differenziata e riciclo. Opporsi ai combustibili fossili per la produzione energetica in favore dell’investimento dell’unico futuro possibile, le rinnovabili. Consumo intelligente e risparmio. Fino a dare il voto a chi queste istanze sa rappresentarle, o almeno a NON darlo a chi il bene comune non sa proprio cosa sia.
No, l’italiano medio guarda alla pancia, alla stozza, guai a chi gliela tocca. Finché non gli crepa il figlio di tumore non ci crede che inquinare significa segare il ramo su cui siamo seduti. Amarezza caro Alessandro, tanta amarezza. E sia, ancora una volta. Avanti quelli di buona volontà.
Hai perfettamente ragione Prometeo, anche io sono abbastanza indignato per quello che è successo alle elezioni, e soprattutto per come l’Italia sta affrontando i problemi ambientali. In tutto questo “menefreghismo” dilagante, mi sembrava dare giusto risalto ad una iniziativa “ecologista” anche se derivante da una multinazionale.
Io ho approfittato della promozione, e ho portato i miei vecchi cellulari. Sarebbe stato per me un problema quello dello smaltimento, e probabilmente altri nelle mie stesse condizioni, avrebbero gettato i telefoni nei rifiuti comuni.
Amarezza si, ma quelli di “buona volontà” devono fare fronte comune… chissà che qualcuno possa prendere esempio da loro…