C’è un software java che però non funziona con GNU/Linux. Ma non è un problema, tanto il programma in questione non è utile, è solo fondamentale se uno vuole pagare le tasse.
Cito direttamente dall’articolo di GNUvox perchè sottoscrivo ogni singola parola:
“L’Agenzia delle Entrate fa sapere che dal 1 Ottobre sarà obbligatorio usare l’F24 online per tutti i titolari di partita IVA. Niente più code in banca, niente più moduli cartacei. Bene? No, male, anzi malissimo. Da anni ci sgoliamo facendo notare che il software dell’Agenzia delle Entrate non solo è proprietario ma non è compatibile con il nostro sistema operativo preferito. Inoltre non esiste alcuna ragione tecnica perché sia così, visto che pare sia scritto in Java.”
L’unica cosa che non sono riuscito a verificare è l’obbligatorietà del pagamento online (che pare sia scritta sul Sole24Ore). All’Agenzia delle entrate (ma direi a tutta la Pubblica Amministrazione) darei solo un consiglio: assumete qualcuno che sia davvero un esperto informatico, qualcuno che sappia almeno quali sistemi operativi esistono, perchè chi ha Windows, per usare un software scritto solo per Linux, non deve spendere niente di più (potrebbe usare una versione live avviabile da CD o da memoria USB, magari creata ad hoc dall’Agenzia delle Entrate con il software già installato e pronto all’uso), mentre per usare Windows un utente Linux deve come minimo comprasi una licenza WindowsXP Home Full originale al modico, si fa per dire, prezzo (cercato su froogle) di circa 100€. Ed è andata già bene che almeno si sono ricordati che esiste MacOSX…
Decisamente inaccettabile.
Articolo tratto da Universo01